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+Queste opere, pur diverse tra loro, condividono un filo conduttore: la dualità della natura umana e la tensione tra luce e ombra, vita e morte, bellezza e orrore.
Bacco, il dio del vino, rappresenta il piacere effimero e la gioventù, ma anche la potenziale decadenza.
Medusa, con il suo sguardo pietrificante, simboleggia la bellezza che può portare alla rovina.
Giuditta, nel suo atto di decapitare Oloferne, rappresenta il coraggio di fronte all'oppressione, ma anche la violenza che può nascere dalla vendetta.
In un mondo moderno in cui siamo costantemente in bilico tra estremi, tra il desiderio di piacere e la consapevolezza delle conseguenze: